Il Potere della ‘R’: Tecniche e Esercizi per Migliorare la Pronuncia
Ben ritrovati al mio canale “Insegnami a Parlare”.
Oggi torniamo ad esplorare un aspetto fondamentale della fonetica: la pronuncia della lettera “R”.
La richiesta di approfondire questo argomento è stata forte e sentita, e sono entusiasta di accompagnarvi in questo viaggio per acquisire padronanza nei suoni della lingua italiana.
Il dilemma della R
Il tema di oggi è proprio questo: “R o non R?”
Inizialmente, mi sono trovato a pensare come Amleto, mentre riflettevo su quanti di voi abbiano avuto l’opportunità di vedere il video precedente dedicato al mio approccio con i suoni.
Questo video è pensato sia per grandi che per piccoli, e sebbene la tecnica sia la stessa, la modalità cambia: con i bambini ci divertiamo, mentre con gli adulti adottiamo un approccio più serio.
Mi chiedo: come sostituisci tu la “R”?
Potrebbe essere che, mentre parli, il tuo bambino dica “liliana” invece di “rana”, oppure “lospò” invece di “rospo”. In questi esempi, notiamo delle sostituzioni o delle omissioni del suono. Questo ci porta a parlare della famosa “erre moscia”.
Stabilire gli obiettivi
Prima di tutto, vorrei comprendere: cosa vuoi raggiungere? Vuoi migliorare la tua “erre moscia”? È importante notare che non dobbiamo considerarla un errore, ma ci sono molte persone, anche adulte, che desiderano modificare questo suono. Alcuni di voi potrebbero provenire, ad esempio, dalla Germania o dalla Francia e, nonostante parlino bene l’italiano, mantengono questo suono peculiare.
Il Suono della R
La “R” è un trillo, e ciò significa che la lingua vibra. Ma come possiamo lavorare su questo? Iniziamo a osservare dove si posiziona la lingua durante la pronuncia. Infatti, troviamo la “R” in diverse posizioni: all’inizio di una parola, come in “rosa”, dopo una consonante, come in “prova”, o prima di una consonante, come in “arto”. La sua articolazione è influenzata anche dalla vocale o dalla consonante che la precede.
Tecniche di pronuncia
Un aspetto fondamentale per gli adulti è dedicare tempo e costanza all’esercizio, idealmente ogni giorno per almeno 10-30 minuti. Ricordate che è un cambiamento di comportamento, e ci vogliono circa 21 giorni per instaurare una nuova abitudine.
Nelle lezioni precedenti, ho parlato di varie tecniche per articolare la “R”; vi consiglio di dare un’occhiata ai video passati per approfondire.
Esercizi pratici
Iniziamo con un semplice esercizio per migliorare la mobilità della lingua. Un ottimo punto di partenza è lo “scivolo”: muovete la lingua da dietro a davanti, mantenendola sempre a contatto con i denti superiori. Un altro esercizio utile è quello di emettere suoni simili a quelli degli indiani, come “da da da”, per aiutare a familiarizzare con l’uso corretto della lingua.
Infine, non dimentichiamoci di rendere questi esercizi parte della nostra routine quotidiana.
Si possono praticare mentre si è in movimento, sotto la doccia o in qualsiasi momento della giornata.
Questo video rappresenta solo l’inizio del nostro percorso. La prossima settimana, affronteremo come inserire questo suono all’interno delle parole. Spero che questi consigli vi siano stati utili! Non dimenticate di lasciarmi un commento sulle vostre esperienze con la “R”, e se avete domande, sono qui per rispondervi.
C’è un metodo che puoi imparare per aiutare il tuo bambino a sviluppare i suoni e a imitarti perfettamente…se vuoi scoprirlo Iscrivetevi al mio percorso GRATUITO:
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